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news 2024 – La marionettistica fratelli napoli in scena in “Orfeo ed Euridice” al catania sumer fest, 26 luglio 2024_ore 21.00

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26 luglio_ore 21.00

Catania, Corte “Mariella Lo Giudice” di Palazzo Platamone

E’ arrivato il momento dell’opera, nella ricca programmazione estiva che il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania propone nell’ambito di Catania Summer Fest, rassegna promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Catania.


Venerdì 26 luglio, alle ore 21, nella Corte “Mariella Lo Giudice” di Palazzo Platamone, la compagnia Arte Pupi Fratelli Napoli andrà in scena nello spettacolo Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck.

Si tratta di una pietra miliare della storia della musica, rappresentata per la prima volta al Burgtheater di Vienna il 5 ottobre del 1762. Assente dalle scene catanesi dal lontano 2010, l’opera verrà eseguita dall’Orchestra giovanile del Conservatorio etneo, diretta da Giuseppe Romeo, mentre il Coro sarà affidato alle cure di Carmelo Crinò. Nei ruoli principali si esibiranno tre allieve delle classi di Canto, Roberta Celano (Orfeo), Silvia Alongi (Euridice) e Andreazzurra Gullotta (Amore).

Si tratta, tuttavia, di un’esecuzione molto particolare, perché la parte musicale sarà ‘doppiata’ dalla presenza delle marionette della storica Compagnia Arte Pupi Fratelli Napoli, di cui assicura la direzione artistica Fiorenzo Napoli. È un esperimento che segue una prassi performativa già utilizzata con enorme successo in tutta Europa: dalle marionette di Salisburgo, specializzate nei capolavori mozartiani, alla Compagnia di Marionette Carlo Colla di Milano, che ha messo in scena la grande stagione del melodramma italiano dell’Ottocento. In questa circostanza, la regia di Fiorenzo Napoli ha consentito ai membri della compagnia di armonizzare efficacemente movimenti e gesti dei pupi con la musica e il canto, eseguiti dal vivo.

Orfeo ed Euridice è il primo e più importante titolo in cui viene realizzata la ‘riforma’ di Gluck. Composta su commissione del conte Giacomo Durazzo, direttore generale degli spettacoli teatrali del Burgtheater di Vienna, sigla l’inizio della collaborazione tra Gluck e il librettista Ranieri de’ Calzabigi, che avrebbe scritto i testi anche di Alceste e Paride ed Elena. Alla grande stagione del virtuosismo barocco subentra infatti adesso il desiderio di «semplificare al massimo l’azione drammatica», riducendo il numero dei personaggi, ritornando al rispetto delle unità aristoteliche, ricercando – soprattutto – il senso e il valore poetico della parola, che brilla di luce nuova soprattutto nel recitativo accompagnato. Sulla scorta del modello dell’antica tragedia greca, le danze e i cori assumono un impatto di inusitata potenza, soprattutto nel corso del secondo atto, quando Orfeo scende nell’Ade per ritrovare l’amata Euridice. Il rondò «Che farò senza Euridice?», climax drammatico dell’azione tragica, diventa così amara riflessione del protagonista di fronte all’ineluttabilità del destino, che verrà modificato grazie al benevolo intervento degli dei.

L’ingresso allo spettacolo è libero, fino a esaurimento dei posti.